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Idrolizzato di collagene e cartilagine

Sin dal 1970 i ricercatori hanno studiato l’idrolizzato di collagene presente in Protocol® ed i suoi effetti sul metabolismo della cartilagine.
Nuovi risultati di laboratorio, l’esperienza medica corrente e studi clinici hanno confermato che Protocol® si  accumula nelle articolazioni e favorisce la ricrescita della cartilagine(1). Questa peculiare azione sul metabolismo della cartilagine offre alla classe medica un innovativo approccio per favorire la salute delle articolazioni.

Il collagene è la proteina più diffusa nell’organismo dei Mammiferi. La sua biosintesi si realizza con l’intervento di numerosi intermedi intracellulari. Le tipiche fibrille di collagene si formano nello spazio extracellulare; esse sono collegate in modo incrociato con dei legami covalenti e forniscono al collagene la sua caratteristica forza di tensione.
Protocol® è prodotto per idrolisi enzimatica di tessuto cartilagineo a partire dalla sostanza di base.
 


diagramma

Produzione di Protocol®
   

Potenziale dell'idrolizzato di collagene nella ricrescita della cartilagine

La cartilagine delle articolazioni è costituita da collagene, proteoglicani e proteine selezionate, immerse in una matrice extracellulare (ECM), responsabile delle caratteristiche di forza ed elasticità(1). L’ECM è formata essenzialmente da acqua, collagene (che fornisce forza e capacità di attutire gli impatti), e proteoglicani (che assicurano la forza di compressione). Mantenere i normali livelli di collagene nelle ossa, nelle cartilagini, nei tendini, nei legamenti e nei tessuti articolari, è vitale per preservare la salute dell’articolazione. Quando i fisiologici processi di ricostruzione non possono più reggere al quotidiano logorio, allo sforzo eccessivo, o al sovrappeso, la cartilagine dell’articolazione può rompersi.

Con la perdita di cartilagine, vi è un minore effetto “di attenuazione”, fessurazioni, e sviluppo di osteofiti, che portano ad un’aumentata rigidità, perdita di flessibilità e ad un graduale aumento del discomfort.

Al contrario di quasi tutti gli altri tessuti del corpo umano, la cartilagine non contiene vasi sanguigni o nervi, per cui sono molto lenti i processi di cicatrizzazione e di crescita.
Comunque, la cartilagine è un tessuto attivo, vitale che ha bisogno di una continua ricostruzione per fornire la protezione e la forza richieste dalle articolazioni per funzionare senza rigidità e per mantenere la loro flessibilità.

Protocol® è l’unico prodotto brevettato negli Stati Uniti, con il nome di CH-Alpha, per la ricostruzione della cartilagine. E’ anche l’unico prodotto di cui sia stata dimostrata la capacità di stimolare quelle cellule specializzate, i condrociti, responsabili del mantenimento del metabolismo dell’ECM(1). I condrociti controllano il tasso di ricostruzione della cartilagine nelle articolazioni e percepiscono le variazioni di composizione della cartilagine. Essi reagiscono a queste variazioni stimolando la crescita di ulteriore cartilagine. Gli studi condotti hanno evidenziato che Protocol® aumenta la concentrazione di collagene e di proteoglicani grazie all’ effetto stimolante sui condrociti.

 
   

Protocol® è stato riconosciuto come un prodotto sicuro e molto ben tollerato. L'FDA ha definito l'idrolizzato di collagene non nocivo alla salute, qualificandolo come GRAS (Globalmente Riconosciuto come Sicuro)

Metabolismo della cartilagine

La cartilagine, come le ossa, è sottoposta ad una continua rigenerazione, durante la quale i processi di anabolismo e catabolismo sono in equilibrio(1)(2) . Qualsiasi sbilancio nell’equilibrio tra la degenerazione dell’ECM e la sua rigenerazione porta ad una diminuzione dei suoi componenti, quali il collagene di tipo II, e in conclusione ad una perdita di cartilagine.

A parte le proteasi lisosomiali (catepsine), che hanno un effetto diretto pericellulare sulle cellule cartilaginee, vi sono numerose metalloproteasi della matrice (come le collagenasi, la stromelisina, e le aggrecanasi) che, a pH neutro, possono disgregare gli elementi che costituiscono la cartilagine.
Secondo le attuali conoscenze scientifiche, l’attività di queste componenti è controllata dalla citochina interleukina-1 (IL-1)

  grafico 1

I condrociti e l’ECM, costituita da proteoglicani e collagene, mantengono  l’equilibrio nel metabolismo della cartilagine


 
    Se l’attività di alcune metalloproteasi della matrice comincia a consumare gli elementi costitutivi della cartilagine, altri componenti possono iniziare una risposta allo sbilancio creatosi nell’ECM(2). Ad esempio, un inibitore tissutale delle metalloproteasi della matrice ed un inibitore attivatore del plasminogeno sono responsabili di inibire gli enzimi catabolici, rallentando così la degradazione della cartilagine. Alcuni mediatori polipeptidici, sotto forma di fattori di crescita, stimolano i processi anabolici nella cartilagine, contribuendo così, in misura limitata, alla formazione di nuova cartilagine. Questo gruppo di mediatori include il fattore di crescita-1, insulino-simile, ed il fattore di trasformazione-β, entrambi in grado di stimolare la sintesi dei proteoglicani. Recenti studi hanno evidenziato che anche frammenti di collagene, come quelli contenuti nell'idrolizzato di collagene, possono agire come mediatori che stimolano la sintesi di matrice cartilaginea(1).  
     
  Bibliografia:
  1. Oesser S, Seifert J. Stimulation of type II collagen biosynthesis and secretion in bovine chondrocytes cultured with degraded collagen. Cell Tissue Res. 2003;311:393-399.
  2. Buckwalter JA, Mankin HJ. Articular cartilage. Part I: Tissue design and chondrocyte-matrix interactions. J Bone Joint Surg. 1997;79:600-611.
 
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